[...] settori più arretrati, ci rimettiamo ad una politica di quantità, che non si sa bene da dove attinga le sue possibilità di accumulazione e di [...]
[...] , il che rappresenta l' opposto assoluto del principio della programmazione. quando ci troviamo di fronte ad una economia dualistica, con aspetti [...]
[...] più all' esperienza dei paesi ad alto sviluppo economico e a piena occupazione che ai paesi come il nostro e riguarda più l' aspetto monetario e [...]
[...] delle economie ad alto sviluppo economico , delle economie a pieno impiego, delle economie che mancano di forze di lavoro , che si sogliono dire del [...]
[...] monetaria, sulla traccia delle esperienze dei paesi ad economia altamente sviluppata ed a piena occupazione. ma noi siamo al di qua di questo limite. quindi [...]
[...] possibilità di passare da una economia dualistica ad una economia omogenea, o la ritarda. cioè il fatto accumulazione è un fatto fondamentale per una [...]
[...] quelle economie da depresse ad industrializzate. quindi il problema dell' aumento della produttività non si può trattare a semplice fine di difesa [...]
[...] ' aumento di produttività, della maniera di considerare, rispetto ad esso, non solo i salari, ma i profitti e gli interessi di capitali, cioè tutti i [...]
[...] paese, ma è un problema più che mai importante, fondamentale, della politica di programmazione dei paesi ad economia depressa o ad economia dualistica [...]
[...] elementi di accumulazione, e più accelerate il processo di passaggio da una economia dualistica ad una economia omogeneamente sviluppata. su questo non c [...]
[...] lavoro possono esistere posizioni privilegiate rispetto ad altre posizioni. ma questo è porre in termini esatti e coerenti il problema; perché, onorevole [...]
[...] appello ad una possibilità dello Stato, che non esiste, e come se lo Stato avesse una fonte di accumulazione indipendente dalla produzione e dalla [...]
[...] scelta ha cercato di salvare capra e cavoli, ma stiamo attenti che, ad un certo punto, a furia di emendamenti, non si finisca con l' esaltare, proprio in [...]
[...] tema di programmazione, il sistema della libera contrattazione, il sistema totale del libero mercato. mi domando mille volte al giorno perché, se ad [...]
[...] nulla! e veramente mi viene l' angoscia o il dubbio che per vedere il passaggio, il salto dell' economia italiana , da economia dualistica ad economia [...]
[...] brigantaggio ad esse connesse), voi potete constatare come un certo giuoco di forze spontanee riesca a far coesistere, nel tempo, due strutture economiche [...]
[...] so che cosa essa voglia dire. oso dire che nei paesi ad alto sviluppo economico si può fare a meno della programmazione e oserei dire che, se la [...]
[...] Germania e gli USA o la Gran Bretagna hanno tardato ad entrare nel processo della programmazione, è perché non hanno i fenomeni che premono alle nostre [...]
[...] , continuiamo in una certa politica di distribuzione del reddito, possiamo tornare alla situazione del 1962, ad avere cioè fenomeni inflazionistici in un [...]
[...] ' economia dualistica. il che, secondo me, è veramente il colmo che possa avvenire ad un paese, soprattutto quando esso si trova in fase di [...]
[...] dubbio che siamo regionalisti. ad un certo punto vogliamo entrare nella sostanza viva dei problemi e non girarci intorno. ma stiamo attenti a non [...]
[...] analogia. ad esempio, riusciamo ad intravedere ovunque gli elementi di una politica antinflazionistica o quelli diretti a mantenere ed assicurare un [...]
[...] altri paesi, per lo meno del mondo occidentale, con riguardo ad alcuni problemi contingenti, il mio giudizio dovrebbe essere positivo. per esempio, dovrei [...]
[...] avuto della spinta inflazionistica di questi ultimi tempi è senz' altro notevole e ci dà anche un titolo di benemerenza rispetto ad altri paesi. del [...]
[...] resto questa comincia ad essere una tradizione della nostra politica finanziaria . così, se considero il problema dell' equilibrio della bilancia dei [...]
[...] fatto che noi mettiamo l' accento su certi aspetti analogici della nostra politica economica e finanziaria rispetto ad altri paesi e ci riferiamo [...]
[...] . quando noi esaminiamo ad esempio, la politica degli USA, possiamo considerare che questo paese abbia superato la fase di risoluzione dei suoi problemi [...]
[...] politica economica . lo stesso possiamo dire, ad esempio, per l' Inghilterra. è individuabile per esso un periodo in cui, per usare un termine di [...]
[...] pagamenti , del bilancio dello Stato , del controllo del mercato per evitare spinte antinflazionistiche. e passiamo ad un altro paese, alla Germania [...]
[...] e non è diretto ad orientare ed illuminare il paese sui suoi fondamentali problemi. noi ci sentiamo qualche volta elogiare dagli stranieri e non [...]
[...] spetta all' iniziativa privata affrontare problemi di struttura e coloro che danno ad intendere che lasciando tutto libero si risolverebbero problemi del [...]
[...] possibile che questo nostro paese, dopo avere scoperto l' esistenza di profondi squilibri strutturali, continui ad occuparsene così malamente, cosi [...]
[...] interessantissimo. noi siamo arrivati ad esso avendo una conoscenza puramente letteraria delle leggi di sviluppo dell' economia moderna. abbiamo avuto l' esperienza [...]
[...] alla iniziativa di uomini come Einaudi ed il governatore della Banca d'Italia , Menichella. dopo qualche anno di vuoto, di attesa, siamo passati ad [...]
[...] considerare il passaggio da una coscienza parziale dei problemi di struttura ad una coscienza totale di essi. questo è il profondo significato del piano [...]
[...] , superando anche schemi tradizionali quale poteva essere, ad esempio, per noi il problema del Mezzogiorno, come la sola manifestazione dello squilibrio [...]
[...] . mi limiterò ad illustrare alcuni dati della parte della relazione che si riferisce ai redditi da lavoro fra il 1950 e il 1956. è detto nella relazione [...]
[...] necessaria dell' operare. abbiamo cominciato; ma non riusciamo a passare dalle esperienze parziali ad una esperienza totale. abbiamo avuto un coraggio da [...]
[...] vivere democratico, ma la libertà non è in contrapposizione ad un criterio di perfettibilità dal punto di vista della vita materiale degli uomini; anzi [...]
[...] tutti noi, maggioranza e minoranza, abbiamo proceduto ad un riesame, ad una revisione delle nostre posizioni per ciò che concerne i problemi della [...]
[...] politico diretto ad affrontare i problemi della politica economica del nostro paese. ma vi è di più. la stessa lettera, con una lunga, motivazione [...]
[...] socialista ed è, tra gli esponenti della comunità economica europea, quello che si batte per portare la Comunità ad una politica di programmazione economica [...]
[...] esso stesso questo dibattito, di chiamare tutti ad assumere le proprie responsabilità: sindacati e forze politiche di maggioranza e di minoranza. tutti [...]
[...] l' equilibrio fra queste due necessità è un equilibrio che va, ad ogni costo, realizzato e mantenuto, non soltanto perché indica la capacità di [...]
[...] naturalmente l' opposizione di destra ha trovato comodo dire che dalla nazionalizzazione dell' energia elettrica si sarebbe passati ad altre [...]
[...] , dunque, come necessaria premessa ad un mutamento di congiuntura, che consenta quindi una svolta sostanziale nella politica economica del paese, non [...]
[...] ' una politica liberale, non d' una politica programmata. ad un certo punto voi rispecchiate, nell' atteggiamento dei sindacati, la stessa logica che [...]
[...] di acquisto dei salari, che cosa può fare il sindacato? il sindacato ne subisce le conseguenze, non essendo riuscito mai ad imporre la permanenza [...]
[...] , ad un ciclo il cui controllo sia lasciato alla sola iniziativa del Governo e degli imprenditori? e perché questo complesso di inferiorità per cui i [...]
[...] dica che, chiamando i sindacati a collaborare direttamente ad una politica che implichi problemi congiunturali e strutturali insieme, introduciamo un [...]
[...] ad introdurre la politica di programmazione economica. può darsi, ma vi ho fatto già questa eccezione: voi mettete nello stesso piano gollismo [...]
[...] , democrazia e laburismo, e riconducete tutto ad una stessa posizione. non è possibile far questo. so benissimo che nel gollismo vi è un fatto autoritario che [...]
[...] deforma la politica di programmazione economica. ma il centrosinistra non è un fatto autoritario. come fate ad assimilare la politica di [...]
[...] due posizioni. il nostro è uno sforzo democratico per arrivare ad una politica di programmazione che risolva simultaneamente i due problemi: il [...]
[...] politica e della stessa democrazia. stiamo attenti, perché vi sono forze in agguato. noi come centrosinistra siamo impegnati ad una grave [...]
[...] moderne. questo è il nostro impegno! eludere i problemi ci può portare ad un insuccesso che lascerebbe tracce profonde nella vita del nostro paese e a [...]
[...] cui non si potrebbe rimediare con troppa facilità. tracce che peserebbero su tutti e forse porterebbero tutti ad una posizione massimalistica. mentre [...]
[...] questi anni sono serviti ad arricchire criticamente la vita democratica del nostro paese, stiamo attenti a non giocare troppo su fatti che impegnano l [...]
[...] liberalizzazione rispetto al vecchio, più ristretto equilibrio. le norme automatiche hanno scadenze, anche prolungate nel tempo, ma scadenze rigorose. ad ogni [...]
[...] nel tempo ma inflessibili e irreversibili. l' articolo 4 di quel trattato è, ad esempio, di una incisività assoluta. in esso è detto che sono [...]
[...] il mercato comune . è detto in quell' articolo: « gli stati membri si impegnano ad astenersi da qualsiasi misura incompatibile con l' esistenza del [...]
[...] riguardo tutto il sistema delle norme che portano l' Alta Autorità ad aiutare la trasformazione industriale all' interno e all' esterno dei prodotti [...]
[...] dare contributi ad altre industrie a costi più gravosi, quando questi costi più alti derivino da una condizione naturale della produzione (miniere a [...]
[...] relativi al mercato comune . come ho detto, la mia preferenza va al primo tipo di trattato. qualsiasi passaggio da una struttura antiquata ad una struttura [...]
[...] determina costi di trasformazione per adattarsi ad un mercato più liberalizzato e costi di ritrasformazione per tornare ad un mercato più ristretto. l [...]
[...] . ed il paragrafo 6°) conclude: « alla fine del periodo transitorio, si procede ad un rilevamento dei prezzi minimi ancora esistenti. il Consiglio [...]
[...] del periodo transitorio il sistema dei prezzi minimi sarà soppresso oppure riconvalidato. se debbo stare ad una interessante tabella di scadenze [...]
[...] ad agricoltura industrializzata. noi stessi, quindi, abbiamo un campo di produzioni agricole che non ha interesse alla creazione del mercato comune e [...]
[...] ' agricoltura ad alti costi dei paesi che non sono favoriti naturalmente nella coltivazione di pomodori o uva da tavola o frutta. il mercato comune [...]
[...] dovrebbe cioè distruggere l' agricoltura ad alto costo. e probabilmente noi possiamo pagare un certo prezzo in alcuni settori industriali od agricoli [...]
[...] , proprio per il vantaggio che ci deriverebbe dalla riduzione od abolizione di certe colture europee ad alto costo. invece, qui ci troviamo di fronte alla [...]
[...] barriera, legalizzata nel trattato, non di un dazio doganale, non del solo calendario (ella sa che i paesi i quali hanno questa agricoltura ad alto [...]
[...] parte — e vengo ad un problema grave che si riconnette allo sviluppo stesso del piano Vanoni e del piano di lotta contro le aree depresse — che cosa noi [...]
[...] trasformazione, vi è appunto la diffusione di un tipo di agricoltura che noi riteniamo possa, con il suo sviluppo, contribuire ad attirare lo scambio [...]
[...] ' agricoltura specializzata ad alto costo, voterà precisamente per essi, cioè per il mantenimento dei prezzi minimi. il Belgio — e arriviamo con i suoi [...]
[...] possano determinare grave perturbazione in una situazione economica regionale uno stato membro può domandare di essere autorizzato ad adottare misure di [...]
[...] , possa ripristinare la situazione che ha superato; cioè non rimedia ad una condizione di disagio dell' equilibrio nuovo, rimanendo nel nuovo, ma [...]
[...] valuta di cui dispone, la Commissione procede senza indugio ad un esame della situazione dello Stato in questione. la Commissione tiene informato [...]
[...] necessarie ad evitare deviazioni di traffico quando il paese in difficoltà mantenga o ristabilisca restrizioni quantitative nei confronti dei paesi [...]
[...] trova in difficoltà ad adottare delle misure di salvaguardia di cui essa definisce le condizioni e modalità, » . vi è poi l' articolo 109. con l [...]
[...] doganali. alla fine della prima tappa — dice il trattato — gli Stati dovrebbero essere arrivati ad una riduzione del 25 per cento del dazio di base [...]
[...] , alla fine della seconda tappa, ad una riduzione del 50 per cento . nella terza tappa dovrebbe compiersi l' ulteriore cammino. invece la lettera c) dell [...]
[...] . nel trattato sul mercato comune , questo potere non ha la forza che ha, ad esempio, il potere centrale dell' Alta Autorità del carbone e dell' acciaio [...]
[...] abolizione dei dazi, non fa certo il processo ad un sistema protezionistico a favore dello Stato, ma a favore della iniziativa privata . e anche se le [...]
[...] progresso europeistico — e so che ella è europeista quanto me — si avrà quando avremo il passaggio da questi istituti un poco amorfi ad altri [...]
[...] dobbiamo passare ad un sistema più perfetto di automatismo con il rafforzamento del potere centrale. finisco il mio discorso, citando a questo punto l [...]
[...] nelle più varie sedi nel corso di questi anni, un dibattito scevro da pregiudizi sulle cause che hanno condotto la scuola italiana ad una crisi, che [...]
[...] che consentono un inserimento a medio livello nel mondo del lavoro , e infine scuole professionali che condannano definitivamente ad un inserimento [...]
[...] in particolare nell' articolo 5, è il tentativo di ricomposizione della scuola nel senso di dare ad essa un carattere unitario al cui interno si [...]
[...] formazione secondaria, come nella scuola dell'obbligo , un carattere di formazione generale che valga ad evitare ai giovani che entrano nella scuola una [...]
[...] i colleghi di dirlo — quello che incontra più minacce, attraverso l' uno o l' altro emendamento, quello sul quale si è giunti ad un compromesso che [...]
[...] riuscire ad andare al di là delle declamazioni sulla necessità di collegare la scuola e il mercato del lavoro , o di eliminare l' aspetto classista che [...]
[...] una concezione, che per certi versi ci sembra più tradizionale, di una scuola nella quale, per la quale, attorno alla quale si guarda come ad un mondo [...]
[...] chiuso in se stesso , di cui non si coglie il nesso con la realtà circostante. so anche, dalle molte discussioni che abbiamo avuto, che, ad esempio [...]
[...] produttivo significhi il sostegno ad una società più arcaica o più arretrata, e non invece la difesa delle premesse di una società più avanzata, e quindi [...]
[...] guardasse anche ai problemi della scuola — , con un occhio, che per certi versi può avere da parte nostra qualche simpatia, ad una revisione delle [...]
[...] conoscenze arretrate deve fornire questi tecnici con conoscenze arretrate o non abituati ad un lavoro indipendente. occorre, quindi, una scuola che [...]
[...] volevamo troppa specializzazione proprio per rendere più flessibili i giovani che escono dalla scuola e più disponibili ad ogni esperienza, siamo ad una [...]
[...] del quale abbiamo pieno rispetto, ma che corrisponde ad una concezione e ad una impostazione di fondo che è diversa da quella del progetto Biasini, che [...]
[...] evidentemente il settore pubblico , e la politica ad esso riferita, dipendono da decisioni autonome, ma non per questo meno importanti e meno gravide di [...]
[...] base ad alcuni dati attuali fino alla conclusione del primo ciclo quinquennale del piano, rileveremo che il disavanzo di parte corrente di tutto il [...]
[...] non fa risparmio per investimenti o per spese in conto capitale , ma è stato e sarà costretto ad attingere al mercato monetario e finanziario per [...]
[...] pubblico appare estremamente preoccupante, se non addirittura paurosa. ci troviamo infatti di fronte ad organi del settore pubblico che non riescono più [...]
[...] ad avere una funzione di propulsione, di spinta, di guida, e finiscono con l' avere necessità del mercato finanziario per alimentare se stessi [...]
[...] ciclo dei cinque anni in cui si esaurisce la prima fase della politica di programmazione. in base ad elementi di cui siamo già in possesso, ho detto che [...]
[...] diversamente: secondo tali previsioni, tutto il settore pubblico doveva costituire un risparmio, evidentemente diretto ad una politica di investimenti [...]
[...] territoriali) ammontavano a circa 3200 miliardi; nel 1967 tali spese sono ammontate ad oltre 4000 miliardi; nel 1968, in via preventiva, si possono [...]
[...] pensioni di invalidità, noi arriviamo, per la spesa in conto capitale , ad una cifra di oltre 19 mila miliardi. quando noi prospettiamo questa cifra [...]
[...] , onorevoli colleghi , teniamo conto di tutte le leggi di stanziamento e delle spese approvate dal Parlamento, ad esclusione di quelle che stanno maturando [...]
[...] , se queste cifre trovino conferma nei dati posseduti dalle autorità di Governo; ma certo mi impressiona il fatto che, in base ad una specie di [...]
[...] poche cifre, come possiamo noi dire, senza ricondurre questo settore ad un risanamento sostanziale, che chiunque deve obbedire alla legge della [...]
[...] programmazione, ma come un settore che vada degenerando fino ad assumere un ruolo parassitario nella vita nazionale? credo che questo problema vada posto; e [...]
[...] , potremo fare altre cento conferenze triangolari, ma non riusciremo ad affrontare concretamente il problema. quest' ultimo si colloca al punto della [...]
[...] nostre posizioni. quando ci poniamo i problemi della scuola, ad esempio, con la gravità da essi oggi rivestita, oppure i problemi relativi agli [...]
[...] reddito. se la politica di programmazione non è questo, secondo me non è niente e può dar luogo veramente ad amare sorprese nell' avvenire. noi ci possiamo [...]
[...] Costituzione. noi ci troviamo di fronte ad una copertura per il 1966 e ad una copertura che considero implicita per il 1967. quanto, invece, alla proiezione [...]
[...] del piano nei successivi tre anni, dal 1968 al 1970, ci troviamo, in base ad una interpretazione restrittiva dell' articolo 81, in condizioni di [...]
[...] perciò oggi dichiarare di trovarci di fronte quasi ad un completo insuccesso al riguardo. l' urgenza finanziaria ha preso la mano sull' urgenza di [...]
[...] società in profonda trasformazione, che impegna ad una ristrutturazione completa della scuola. non si tratta di problemi quantitativi, ripeto, ma di [...]
[...] nostre discussioni politiche, una società superata rispetto ad un paese che aspira a conquistare una grande civiltà democratica moderna. questa è l [...]
[...] più di recente è stata una relazione del professor Saraceno, presidente del comitato per lo sviluppo dell' occupazione e del reddito, ad affrontare [...]
[...] delle correnti migratorie. naturalmente — osserva la relazione — questa prospettiva si lega intimamente e necessariamente ad una rinnovata politica di [...]
[...] istruzione professionale. dal piano Vanoni e dalla primo impostazione del mercato comune possiamo andare poi ad un area ancora più vasta, perché [...]
[...] , culturali. se da questa visione più vasta e, direi, più concreta dei problemi della scuola noi passiamo alla realtà della situazione, poche cifre bastano ad [...]
[...] evidentemente bisogna saper preparare. per andare ad uno dei tanti campi rispetto a cui la nostra coscienza democratica è poco tranquilla, al campo [...]
[...] radicalmente metodo, anche perché, da un punto di vista sia pure soltanto economicistico (né io, onorevoli colleghi , posso aspirare ad occuparmi dei problemi [...]
[...] condotta, del problema dell' istruzione professionale. mi atterrò ad un altro corso e partirò invece dalla istruzione elementare. onorevole relatore [...]
[...] , noi ancora leggiamo, negli atti ufficiali, che esistono in Italia 4 milioni e mezzo di analfabeti. è una cifra imponente, ma rispetto ad essa dobbiamo [...]
[...] ad accumularsi in tutta la grande fascia delle regioni centrali e meridionali. la necessità di completare il ciclo della scuola elementare , come [...]
[...] circoscritte? possiamo non procedere ad una programmazione generale dello sviluppo dell' istruzione elementare nelle zone più depresse? possiamo trascurare [...]
[...] nel deserto delle Aule parlamentari. onorevole ministro, io mi riferisco ad una provincia che ella conosce. ripeto, non ho niente contro i licei e le [...]
[...] risponde ad uno sviluppo civile, non voglia una attenta considerazione. non credo che il problema sia soltanto di creare nuove scuole e nuove attrezzature [...]
[...] , della loro iscrizione ai ruoli, di un assistentato universitario degno e ben pagato, noi vediamo quanti problemi dobbiamo affrontare per avvicinarci ad un [...]
[...] che noi, ad un certo punto, riconosciamo la priorità del problema della scuola, bisogna che poniamo tale problema al primo piano della coscienza [...]
[...] signorilità notevoli, come del resto è sempre nel suo costume. ma, quando si è trattato di affrontare quest' ultimo tema, egli ha cominciato ad usare un [...]
[...] linguaggio particolare. ha scritto, ad esempio, a proposito della mancata approvazione del disegno di legge Gonella, che sembrò arduo affrontare la [...]
[...] rinascente tesi laicista, pernicioso quanto anacronistico veleno ad ogni seria impostazione dell' argomento » . è tornato a parlare, sempre a proposito di [...]
[...] cattolica del Sacro Cuore e del dipendente istituto di magistero Maria Immacolata sono subordinate al nulla osta da parte della Santa Sede diretto ad [...]
[...] assimilata ad altre forme di amministrazioni dello Stato, come la giustizia, che tutelano la convivenza democratica. non si può considerare la libertà di [...]
[...] lamenta che la selezione nel campo degli insegnanti comincia ad essere orientata sullo schema di un certo esclusivismo ideologico. e questo è una terza [...]
[...] programmazione, che merita un esame attento. ad un certo punto della discussione sul piano e sulla nostra situazione economica , noi repubblicani [...]
[...] ad una esemplificazione, che per me ha valore fondamentale. quando parliamo di politica dei redditi , noi intendiamo, attraverso questo concetto [...]
[...] , definire una politica di controllo dei consumi ad ogni livello: dai consumi voluttuari anche ai consumi popolari, proprio perché solo il controllo dei [...]
[...] sviluppare i trasporti pubblici? significa questo: l' espansione di un tipo di consumi, che possiamo considerare come consumi affluenti, ad esempio quello [...]
[...] arresta anche l' espansione della macchina produttiva relativa, quindi si determina il passaggio da un impiego produttivo ad un altro, dal vecchio [...]
[...] consumi individuali affluenti a qualsiasi livello il consumo collettivo, cioè sostituite ad un processo produttivo, che alimenta certi consumi [...]
[...] genere comporta la necessità di raddrizzare l' andamento dei consumi ad ogni livello, dai livelli voluttuari a quelli affluenti di base popolare; la [...]
[...] necessità di raddrizzare la situazione, con una politica straordinaria e rigorosa dei redditi ad ogni livello. l' equivoco che si è creato, quando noi [...]
[...] che è necessaria una politica dei redditi , deve tentare di farla ad ogni livello, se no è inutile che ne parli. dal banco del Governo , la politica dei [...]
[...] negare, spero, che Wilson sia il capo di un partito operaio ), il quale ad un certo momento, per salvare l' apparato produttivo inglese dalla crisi [...]
[...] il meccanismo dello sviluppo, sapendo come farlo diversamente da noi tutti, maggioranza ed opposizione, impreparati ad azioni di questo genere, se [...]
[...] dunque, dicevo, il capo di un partito operaio si è deciso ad adottare una tale politica, perché non farlo noi davanti a problemi ugualmente urgenti? certo [...]
[...] , cominciano ad apparire, cominciano ad operare. essi devono operare fino in fondo. inutile perciò che voi opponiate un rifiuto pregiudiziale alla politica [...]
[...] vogliamo la programmazione, ci impegniamo ad una serie di fini da realizzare, ma non ci preoccupiamo affatto dei mezzi coerenti attraverso cui questi fini [...]
[...] grave. e quando di fronte alla incoerenza delle nostre impostazioni il Governo si rifugia nella quantità, ci capita una cosa delle più paradossali: ad [...]
[...] stabilire fra un tradizionale impiego produttivo, che i gruppi tendono ad espandere secondo le loro necessità, e impieghi produttivi di ordine sociale [...]
[...] ad ogni livello e bisogna portare i consumi in un campo totalmente diverso. ma non commettiamo l' errore di credere che noi possiamo sommare certi [...]
[...] individuare le ragioni che hanno influito su questo mutamento della congiuntura con particolare riguardo all' Italia. quando, ad esempio, l [...]
[...] Malagodi non si può riferire ad una fase della vita economica italiana interpretata dal centrosinistra, ma si riferisce ad una lunga fase di espansione [...]
[...] e l' Observer dal quotidiano conservatore Times. questi organi di stampa, mentre guardano con acutezza ad alcuni altri aspetti della crisi economica [...]
[...] italiana, hanno fissato la loro attenzione su certe resistenze ad una politica di riforme, resistenze condotte oltre i limiti del lecito e dell [...]
[...] collega ad una situazione congiunturale favorevole che evidentemente la rende più facile. se vogliamo stabilire il momento del massimo di coesione [...]
[...] di sviluppo economico, il Parlamento riuscì ad esprimere, attraverso una discussione fra le più elevate e le più tecnicamente ricche che siano mai [...]
[...] l' allargamento delle importazioni allo scopo di calmierare i prezzi, condusse cioè la prima operazione diretta ad arginare uno sviluppo [...]
[...] partecipazione dei sindacati ad una politica di programmazione è uno degli elementi che impediscono la distorsione del processo di sviluppo . non dobbiamo [...]
[...] agli operai l' impressione che possano aspirare ad un alto salario e nel 1964 diamo l' impressione che si marci verso la disoccupazione. non possiamo [...]
[...] politica di libero mercato ad una politica di programmazione, è, appunto, per correggere la possibilità di tale errore. è evidente che con questo non ho [...]
[...] significato. nei paesi in cui si è sperimentata la programmazione, si è visto che ad un certo punto essa diventa un fatto astratto, poiché non si accentra [...]
[...] partecipare alla formazione della politica economica , non è il Governo che le respinge. se non arriviamo ad un tale tipo di programmazione economica, questa [...]
[...] programmazione. io stesso le ho volute nella commissione di programmazione e con questo fine. ma, ad un certo punto, l' unità si è rotta sul terreno degli [...]
[...] quale ha sicurezza di occupazione abbia un diritto di priorità nelle agitazioni rispetto ad altre il cui lavoro, come voi ben sapete, è invece [...]
[...] e l' onorevole Valori ieri sono giunti ad ammissioni che, a mio giudizio, danno ragione alle tesi da me sostenute. essi hanno affermato che di fatto [...]
[...] cioè di fronte i punti vuoti di questa situazione, la cui responsabilità è ingiusto far risalire ad un Governo che fa il massimo sforzo per conciliare [...]
[...] facciamoci illusioni al riguardo: le Commissioni d' inchiesta parlamentare non sono riuscite ad accertare la verità. ognuno di noi è convinto che le [...]
[...] insodisfatti: insodisfatti non per ragioni di partito, ma insodisfatti rispetto ad un problema che il paese tutto esente e vorrebbe vedere risolto [...]
[...] delle alleanze. le alleanze non possono servire ad allargare il compito di una commissione, né a restringerlo: sono fuori discussione. ed è [...]
[...] Stato , di un segreto militare. noi ci domandiamo chi sia stato ad autorizzare questo generale a fare tale dichiarazione. non si tratta infatti di [...]
[...] potere di porre un limite a qualsiasi tipo di indagine, purché tale limite risponda ad una condizione obiettiva. ma quando ieri ho ascoltato l [...]
[...] ad una Commissione d' indagine, ad un giurì d' onore — e ho saputo, quindi, quello che è stato omesso...... ebbene, onorevole Tremelloni, io ho [...]
[...] tratta adesso, a distanza di tempo, e riferendoci appunto ad una delle più importanti riforme che riguardano l' organizzazione scolastica, la riforma [...]
[...] questo genere uccida o sacrifichi i cosiddetti valori dello spirito e ci avvii ad una società a fini prettamente materiali, perché se noi guardassimo [...]
[...] modello culturale vuole obbedire questa riforma e si richiamano alla « riforma Gentile » per indicare una riforma che obbediva ad una esigenza [...]
[...] non ad una valutazione contingente, ma ad una politica che getti le basi per l' espansione di una civiltà del benessere nel futuro. questo è il problema [...]
[...] della società siamo corresponsabili tutti. mancata consapevolezza del grado di priorità in cui si pone il problema della scuola rispetto ad ogni altro [...]
[...] tra le vecchie strutture e la trasformazione rapida della società — è possibile che sia riassorbita e ci porti ad un nuovo tipo di ordinamento [...]
[...] ordinamento gerarchizzato. se il problema è di superare l' ordinamento gerarchizzato per arrivare ad esprimere nell' università un lavoro collegiale [...]
[...] , non esclusi, naturalmente, gli studenti; da tutto questo complesso di nuovi istituti e di nuove norme, che possono ad un esame superficiale apparire [...]
[...] dalla base tradizionale, si passi ad un nuovo tipo di università. abbiamo quindi la possibilità di un' esperienza concreta, anche se controllata e [...]
[...] dell' autonomia universitaria. si può evitare di garantire un' autonomia capace di degenerazione, per arrivare ad un' autonomia che sia garantita dallo [...]
[...] comunitario della vita universitaria che è il dipartimento (contraddizione in termini, collega Valitutti, che ci porta ad un vecchio schema di [...]
[...] di uno spirito comunitario, di una ricerca associata nel le università, ad un certo punto neghiamo il pieno impiego e la incompatibilità di alcune [...]
[...] organizzazione di industrie private, non vedo quali siano le difficoltà di organizzazione per cui si debba arrivare — scusi il collega Pastore — ad un anno [...]
[...] approvazione ad uno statuto autonomo di organizzazione sindacale . ma, dicevo, le mie preoccupazioni erano più vaste. il problema dello sganciamento [...]
[...] anche per classi che potrebbero sembrare contrapposte. le aziende Iri, secondo me, se devono servire ad una politica di sviluppo economico nel senso di [...]
[...] presidente del Consiglio (e mi scusino i colleghi se vado in un problema di carattere generale ) che, se devo fare un appunto ad alcune dichiarazioni [...]
[...] congiunturale — per cui ad un certo punto si è detto che il piano Vanoni ha avuto un primo anno di applicazione — e il persistente ristagno di ordine [...]
[...] autorevoli oratori di questo Parlamento che sull' aspetto finanziario di quelle impostazioni programmatiche facevano gravi riserve. ad un certo punto [...]
[...] sociali come da noi suggerito. ma allora ci devono spiegare in base a quali ragioni sono passati così rapidamente da una concezione economica ad un [...]
[...] esso (e vengo, onorevole ministro, alla parte più specifica del mio intervento), nella sua attuale formulazione, dà luogo ad una infinità di dubbi, a [...]
[...] anticipare i lavori per i quali stanziamenti saranno solo fatti in esercizi futuri. ella sa che un articolo della legge di contabilità consente ad un [...]
[...] ) e che, attraverso il provvedimento straordinario, riusciamo ad accelerare. in altri termini, scarichiamo un normale sviluppo delle opere e degli [...]
[...] queste opere erano destinate ad essere trascinate per anni e anni, è bene accelerarle con un provvedimento straordinario ed eseguirle subito. ma [...]
[...] presentato, ad una concezione unitaria (che ci deve essere, trattandosi di un provvedimento anticongiunturale), che contributo possiamo dare noi? vogliamo [...]
[...] , per lo meno, far servire tutto il provvedimento ad uno scopo antidepressivo rispetto alle regioni più depresse? 130 cercato di centrarlo almeno da [...]
[...] ci decidiamo ad adottare al più presto questi criteri obiettivi di priorità, corriamo il rischio di aggravare certi squilibri, non di colmarli. non [...]
[...] sono di quelli, caro onorevole relatore, che vogliano togliere alla Lombardia o ad altra regione non depressa la possibilità di fruire della legge. ma [...]
[...] economia, dove ciò è necessario, dove, ad esempio, esiste forte disoccupazione. così prendiamo due piccioni con una fava, mentre dove non c' è [...]
[...] direi che vi è anche la retorica delle lussuose stazioni ferroviarie. tali retoriche vanno spietatamente colpite. all' articolo 23, si provvede ad [...]
[...] , esclusivamente per consentire ad alcune centinaia di persone di andare a sciare o a passare qualche buona giornata in luoghi ameni. è naturale [...]
[...] stabilisce un premio a quegli armatori che disarmano il naviglio vecchio e ne costruiscono di nuovo, in misura pari ad almeno il 75 per cento di quello [...]
[...] colleghi ad intrattenersi immediatamente sugli aspetti della nostra politica di sviluppo e sulle prospettive della programmazione, anche se, a mio giudizio [...]
[...] , come del resto ha affermato il collega Ripamonti, le impostazioni relative ad una politica di fondo, alla politica di programmazione, debbono non [...]
[...] . e mi spiace che, per quanto riguarda quest' altro piano, sia necessario riferirmi ad affermazioni, opinioni, idee, espresse fuori del Parlamento [...]
[...] arrivare ad alcune conseguenze paradossali. per esempio, con questa logica — che poi, onorevole Malagodi, non è una logica democratica — perché non [...]
[...] sopprimere le spese per il funzionamento di alcuni enti locali , o per un ritmo intenso di elezioni, e non dedicare i fondi così risparmiati ad opere di [...]
[...] democratica . noi non possiamo ridurre tutta l' attività dello Stato ad investimenti per infrastrutture e sacrificare le spese per le riforme strutturali [...]
[...] ad una certa mentalità qualunquistica, che ha, purtroppo, nel passato tormentato il nostro paese, e continua alquanto a tormentarlo. nella mia [...]
[...] recentissimamente negli USA, la nostra tenuta, dal punto di vista del mercato borsistico, comincia ad apparirci di una certa tranquillità. dall' altra parte [...]
[...] le condizioni di malessere, di sfiducia e di definitivo dissesto in cui si sarebbe trovato il mercato finanziario in seguito a quella e ad altre [...]
[...] finanziario . anche lo Stato molte volte deve far fronte ad elevate quote di ammortamento di titoli, e si garantisce della possibilità di far fronte ad [...]
[...] continuare ad assicurare determinati volumi di finanziamento. d' altra parte, il Governo sa che questo del mercato finanziario è il problema importante [...]
[...] destra, per la prima volta, non si preoccupi della stabilità monetari, e dell' equilibrio del bilancio. da quando io sono in questa Assemblea, ad ogni [...]
[...] sentire per le entrate tributarie e la consapevolezza di ciò che si deve ancora fare e che faremo nella cornice del programma governativo, impegnano ad [...]
[...] conservazione, quale è stato e a mio giudizio continua ad essere il partito liberale . ma, senza riandare a quella battaglia politica, soffermiamoci un momento [...]
[...] ad economia dualistica come l' Italia, non si può non partire. voi avreste ragione, colleghi della sinistra, se l' Italia fosse un paese a civiltà [...]
[...] appartiene ormai alla sfera storica; troveremo degli storici dell' economia che daranno a ciascuna forza politica la parte che ad essa spetta di torto o di [...]
[...] impegnare una parte delle riserve valutarie per lo sviluppo dei paesi sottosviluppati, perché purtroppo, essendo noi un paese ad economia dualistica [...]
[...] . conservatore e pericoloso, perché il collega Valitutti ha rivendicato la necessità che la riforma universitaria si impronti ad un tipo di cultura, il che è [...]
[...] la negazione vera della libertà delle posizioni in materia culturale: l' università non si deve improntare ad un tipo di cultura, ma deve essere [...]
[...] , ad un livello scientifico più alto, se si riserva ai professori il diritto di svolgere una professione accanto all' esercizio della ricerca [...]
[...] precedente politica estera . e quindi sento il dovere, onorevoli colleghi , di essere il primo ad esporre in questa Camera le argomentazioni e le ragioni [...]
[...] consideravamo il patto atlantico come un patto strumentale rispetto ad una politica più sostanziale e storicamente più impegnativa, quale era l' inizio [...]
[...] mai fatta prima di oggi, esperienza completamente innovatrice, e innovatrice perché ad essa era unita la costituzione di una autorità con poteri [...]
[...] ' Assemblea di Strasburgo è rimasta priva di potere deliberante e quindi si è limitata ad essere un tribunale di esposizione dei problemi europei. ma dirò [...]
[...] la prevenzione e la neutralizzazione di tali perturbamenti. attraverso tale progetto, si arrivava veramente ad una concezione unitaria dell' economia [...]
[...] europea; ad una concezione capace di accogliere il concetto di una politica di sviluppo e di espansione, che costituisce il pensiero di tutti i partiti [...]
[...] colato il riarmo tedesco, cioè il problema del riarmo tedesco preesisteva, se volete, o poteva seguire ad una soluzione come quella della CED o della [...]
[...] politica. tuttavia l' Inghilterra, con perfetta lealtà e coerenza, in questi anni ha detto: se volete arrivare ad una processo integrativo profondo [...]
[...] noti, perché io li abbia qui ad illustrare. è evidente che c' è nella opinione pubblica tedesca una ostilità profonda all' accordo sulla Saar che [...]
[...] , gli ho proposto una azione italiana per vedere di avviare a più equa soluzione questo problema. ho letto in alcuni giornali che si pensa ad una nuova [...]
[...] osservazione che la costruzione di una economia europea non può derivare da un insieme di accordi fra « coppie » di paesi europei . fino ad oggi il [...]
[...] ricevere una rassicurante risposta. ma ciò mi porta di nuovo ad un problema di ordine più vasto. cioè sia a destra, attraverso le dichiarazioni dell [...]
[...] colleghi , ad un problema di politica generale, se è vero che l' Unione Europea porta, da un punto di vista militare al riarmo della Germania così come [...]
[...] investimenti improduttivi. ma le politiche nazionali, poiché comportano una possibilità di concorrenza sui mercati esteri , tendono ormai ad essere politiche [...]
[...] soltanto a lei. onorevole Nenni, non abbiamo pensato solo ai problemi militari. d' altra parte, questi problemi militari ad un certo punto hanno lo [...]
[...] dobbiamo essere condannati ad essere o diventare i paesi balcanici dell' epoca attuale? sono questi i problemi che oggi attraggono la nostra attenzione [...]
[...] fatto per rispondere ad una esigenza varie volte affacciata in Parlamento, e non per preparare a più o meno breve scadenza combinazioni politiche. ed [...]
[...] , poteva portarci ad inconvenienti di una certa entità. non ho perciò condiviso l' idea — pur ritenendo che gli atti della Commissione Giacchi abbiano [...]
[...] ancora dopo la seconda guerra mondiale , ha continuato ad esercitare un peso enorme. si calcola che al 1953 il fondo industrie meccaniche abbia avuto [...]
[...] ad oltre mille miliardi. no, onorevole Cafiero, io le posso dire che le attività che l' Iri sostiene valgono 3.000 miliardi. il patrimonio è immenso [...]
[...] delle partecipazioni statali di orientamento socialista, sostenuto da una maggioranza ad orientamento socialista, farà una politica diversa da un [...]
[...] ministero delle partecipazioni statali ad orientamento più liberale. come, del resto, quando al ministero dell'Agricoltura si alternano ministri di diverso [...]
[...] maggiore sviluppo di certi servizi, di reagire ad eventuali tendenze monopolistiche dell' industria privata, eccetera. indicavo una serie di fini; ma a [...]
[...] avete dato questo incarico a uno dei ministri esistenti, cioè non avete dato questa competenza ad una delle organizzazioni amministrative esistenti? anche [...]
[...] relatore diceva che se avessimo attribuito la competenza delle partecipazioni statali al ministero dell'Industria — che pareva il più idoneo ad [...]
[...] divisione di compiti ed anche, entro certi limiti, come contrapposizione di compiti. se sorgono contrasti, ad esempio, tra il ministro dei lavori pubblici [...]
[...] immediato di questa loro azione: le aziende a partecipazione dello Stato, ovviamente, non possono continuare a partecipare ad un fronte che ha così [...]
[...] rappresentare un limite di politica di intervento; ma se l' iniziativa privata non ha il senso delle sue responsabilità sociali e se continua ad [...]
[...] signor presidente , onorevoli colleghi , mi scuso per la mia impossibilità ad assistere al dibattito della Camera sul bilancio, ma impegni di [...]
[...] consideriamo come spese attinte al mercato creditizio spese attinte a titoli del consorzio di credito per le opere pubbliche , che poi vanno ad [...]
[...] finanziamento, sono venute a caricarsi sul disavanzo di cassa dello Stato. ad oggi siamo purtroppo costretti già a preventivare per il 1974 un [...]
[...] nostro sforzo in difesa della moneta è teso ad arricchire, attraverso prestiti, le nostre riserve valutarie. ma questo ricorso ai prestiti non può [...]
[...] perché oggi porto questo discorso in Parlamento. noi siamo giunti — lo ripeto ad un limite insopportabile della spesa corrente , in ogni campo. siamo [...]
[...] necessari affinché gli onorevoli colleghi si rendano conto in concreto delle realtà che esistono, e che qualche volta non possiamo proclamare ad alta voce [...]
[...] , anche se poi intendono dare ad essa contenuti diversi, il problema di metodo interessa tutti e non può determinare un rapporto tra maggioranza ed [...]
[...] , che rappresenta il problema di fondo da esaminare. non si passa da una politica preprogrammatoria ad una politica programmatoria, sia essa tracciata [...]
[...] i toni e gli strumenti della programmazione stessa, sia che ad una nuova programmazione arrivi più da destra, sia che arrivi più da sinistra, ebbene [...]
[...] parlamentari vecchi dei quali, volendo arrivare ad una impostazione nuova, programmatoria dei problemi, ci serviamo. noi abbiamo la necessità, introducendo il [...]
[...] pubblica ad essere coerenti nella loro azione di ogni giorno ai principi che la maggioranza ha approvato dal punto di vista del programma. lungi [...]
[...] ; e come dichiarazione di principio effettivamente il patto di Bruxelles accenna ad una collaborazione che non sia solo di ordine puramente militare [...]
[...] spingono il Governo ad un' azione di politica sovranazionale, cioè ad una iniziativa francese di carattere sovranazionale. è stato così possibile all [...]
[...] io avessi dovuto intervenire, onorevole Nenni, avrei trovato negli avvenimenti svoltisi dal marzo ad oggi la conferma di quanto allora avevo detto [...]
[...] una volontà reciproca, non è la volontà di uno solo dei contraenti, perché la politica di pace come politica ad ogni costo, può essere prova di [...]
[...] cancellato quella possibilità di affermazione di quella organica Europa occidentale che io continuo ad auspicare. ma anche da questo punto di vista credo [...]
[...] riesce ad accrescere le sue riserve auree. però, onorevoli colleghi dell' opposizione, la verità è questa; si può essere in disaccordo con l' onorevole [...]
[...] giorno dell' onorevole Togliatti, che è valso a scindere le due questioni: quella dell' esercizio provvisorio da quella delle ragioni o cause che ad esso [...]
[...] conducono. l' ordine del giorno , infatti, afferma che l' esercizio provvisorio è necessario ma che sulle ragioni per cui si è ad esso arrivati l [...]
[...] , per evitare lo squilibrio del mercato monetario e finanziario, possiamo riuscire a controllare le spese correnti che dilagano ad ogni livello non solo [...]
[...] ad un altro momento diverso almeno come dimensioni. e io rileggo qualcuna di queste cifre, che sono assolutamente riassuntive, ma caratterizzanti [...]
[...] le prevedibili maggiori possibilità finanziarie dello Stato, supposto che il reddito nazionale continui ad aumentare al ritmo previsto, dovranno in [...]
[...] troviamo di fronte ad un sistema produttivo così indebolito che non si riesce a vedere tranquillamente il futuro. che è poi la faccia di un altro pericolo [...]
[...] avviciniamo ad un certo tipo di società e, dal punto di vista del consumo sociale, figuriamo tra i paesi più arretrati del mondo. ma questi risultati sono [...]
[...] anche per il Tesoro. qualsiasi legge di spesa, anche quella che più ritardiamo, ad un certo punto scade, e se l' ammontare della spesa è rapidamente [...]
[...] pesante da contribuire ad indebolire ancora di più il sistema. su questa situazione disarticolata e disgregata non si costruiscono né le fortune della [...]
[...] , obiettando che con tale procedura tutto il seguito della discussione perde di interesse. di fronte ad alcuni inconvenienti, che sono evidenti, ho il [...]
[...] , direi, alla prima guerra mondiale , si discutevano e si riuscivano ad approvare i bilanci, ma spesso si approvavano dopo aver concesso l' esercizio [...]
[...] provvisorio: cioè la Camera e il Senato riuscivano a discutere i bilanci e ad approvarli, però andavano sempre oltre i termini assegnati. dopo la [...]
[...] parlamentari. noi per ben due esercizi riusciamo ad approvare i bilanci, sia pure dopo la concessione dell' esercizio provvisorio: e a me questo [...]
[...] sostenere certe situazioni al costo più economico per lo Stato. v' è ad esempio il problema sollevato dal collega Togni a proposito della sterlina. in [...]
[...] il concetto di pareggio o non pareggio del bilancio dello Stato è legato più ad un fatto di congiuntura che a una considerazione finanziaria in senso [...]
[...] , che l' imposizione indiretta può colpire gli alti redditi, ma vado senz' altro oltre. bisogna, onorevoli colleghi , che ad un certo punto noi siamo [...]
[...] Padana , ad esempio, nel suo complesso — diciamolo francamente — è una situazione, dal punto di vista sociale, migliore di quella del meridione. ed [...]
[...] . arriva a dire che posto un rapporto uguale ad 1 tra valore di produzione e valore di circolazione nel 1928 (anno di maggiore normalità) si arriva a [...]
[...] importanza a questo punto? perché il problema della espansione delle spese statali è in relazione ad esso: permettete al presidente della vostra [...]
[...] progrediente e direi attiva, possono — entro certi limiti — crearsi anche una disponibilità di dollari liberi. cioè possono cominciare ad uscire dal [...]
[...] sistema del Piano Marshall , come sistema puramente integrativo della bilancia dei pagamenti , ed avere disponibilità ad altri scopi. se ciò è stato [...]
[...] tranquillizzare sulla sorte della città di Trieste. la nostra attenzione va ad altre zone etniche, e soprattutto alla zona B ed alla situazione che in [...]
[...] ancora una volta affermare che la democrazia, seguita alla guerra di liberazione, si è trovata di fronte ad una situazione internazionale dell' Italia [...]
[...] ordine del giorno la parte positiva — cioè l' affermazione che in questa Camera vi sia la volontà che si arrivi ad una distensione con la Russia sovietica [...]
[...] ' ideologia della libertà, è così alta che noi, sempre, ad essa possiamo rendere omaggio. [...]